Il kakebo è il libro dei conti di casa che nasce dalla filosofia e dall’esperienza giapponese. In questi anni le tradizioni e le abitudini zen del Giappone sono arrivate anche da noi in Europa e il kakebo è già molto conosciuto, apprezzato e utilizzato.
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Che cos’è il kakebo?
Il kakebo giapponese è un vero e proprio metodo per risparmiare. È simile alle agende che i nostri nonni e genitori tenevano con le spese di casa ma con un qualcosa in più. Il kakebo permette di organizzare meglio le entrate e le uscite, ma anche di fare promesse e buoni propositi per un risparmio consapevole. Ecco perché il kakebo aiuta ad essere più ecologici e sostenibili.
Di questa agenda ne esistono diversi tipi con una struttura generale simile. Il kakebo è organizzato in colonne e righe da riempire ogni giorno, settimana e mese.
All’inizio di ogni mese registriamo le nostre entrate e uscite fisse, calcoliamo il denaro disponibile e la quota di risparmio che vogliamo ritrovare a fine mese.
Le spese personali e famigliari vanno inserite a mano, nero su bianco, ogni giorno.
Com’è organizzato il kakebo?
Al suo interno si trovano quattro voci generali:
- Spese di prima necessità, come mutuo e affitto, bollette e tasse
- Spese per la cultura, per musei, libri, concerti, eventi
- Spese per il tempo libero, come abbigliamento, cosmetici, regali, sport
- Imprevisti per emergenze di ogni tipo, elettrodomestici, guasti.
Compilando quotidianamente il nostro diario delle spese, a fine mese avremo un’idea delle cifre che spendiamo per ogni settore e un bilancio mensile effettivo che ci permetterà di raggiungere il nostro obiettivo di risparmio.
La novità del kakebo consiste nel fatto che, oltre alle voci dedicate alla pianificazione, ci sono spazi per poter fare buoni propositi di risparmio. Il kakebo è interessante perché unisce l’aspetto pratico del tenere i conti di casa con la riflessione e l’autodisciplina tipica del popolo giapponese.
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Perché il kakebo ci permette di essere più ecologici e green?
In primo luogo, scrivere a mano, su carta ci costringe a fermarci, a pensare, a rallentare. Ci permette di chiederci: ma questa spesa era davvero necessaria? Oppure ho acquistato d’impulso? I pagamenti elettronici moderni ci fanno un po’ perdere il senso del denaro, di quando avevamo in tasca banconote e monete contate.
Una conseguenza di questa azione è il poter fare acquisti responsabili e consapevoli. Fermarsi a riflettere sul comprare meno, ma meglio, scegliere prodotti ecologici, di riciclo, di riuso.
Infine, torniamo ai buoni propositi. I nostri buoni propositi aiutano noi stessi, il nostro portafogli e l’ambiente. Possiamo pensare di mangiare meglio, più sano, cucinato da noi. Oppure smettere di fumare e di comprare oggetti che non ci servono. Ancora, possiamo decidere di camminare per un tratto più lungo o di fare più sport. Tutte azioni consapevoli che fanno bene a noi stessi, a chi vive con noi, al mondo.
E se siamo stati bravi nel compilare il nostro kakebo, avremo anche messo da parte un risparmio, un budget da spendere per noi e la nostra famiglia, sempre pensando all’ambiente e alla natura.
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Sabrina Lorenzoni
Green blogger, content writer, eco-biologa mi occupo di comunicazione online in ambito natura e ambiente per far conoscere a tutti la bellezza della natura, raccontando le esperienze di chi ha fatto la differenza per il Pianeta. Sono stata nominata tra le LinkedIn Top Voices Ambiente Italia 2021. Seguimi sul mio blog, “curiosa di natura”, e guarda insieme a me la natura con occhi curiosi.