La carta sarà destinata a morire? La tecnologia la sostituirà completamente? Sulla rete potete trovare tantissimi dibattiti in merito, ma noi intendiamo soffermarci e limitarci agli strumenti cartacei di nostro interesse, ovvero notebook e strumenti di lavoro per lo sviluppo di nuove idee.
La domanda che oggi ci poniamo è questa: l’una deve escludere l’altra?
Partiamo dal presupposto che noi amiamo la tecnologia. Senza andare troppo lontano, l’articolo che oggi condividiamo è scritto per il tramite di un computer, pubblicato su un blog, fruibile attraverso uno schermo. I nostri prodotti sono venduti tramite commercio elettronico, realizzato appunto attraverso la tecnologia.
Nel lavoro di tutti giorni ci affidiamo a piattaforme o applicazioni per gestire il tempo, gestire le procedure, le to do list; insomma, amiamo tutto questo e siamo convinti che la tecnologia possa aiutarci a facilitare molte cose che sarebbe ormai obsoleto compiere con i metodi tradizionali.
Ormai la tecnologia è dentro la nostra quotidianità, nelle nostre vite. Lo sanno bene i nativi digitali, che la tecnologia l’hanno assorbita fin dalla nascita. Ne sono un po’ meno consapevoli coloro cresciuti con “l’analogico” che con la tecnologia hanno ancora un rapporto complicato. Ma non dobbiamo avere paura del progresso e dello sviluppo tecnologico.
Non utilizzeremo più la carta?
La vera domanda è questa: quanti di voi appuntano le idee su un foglio di carta, su un quaderno? Quanti di voi hanno bisogno di un supporto materiale o di un oggetto fisico per sviluppare concetti, idee e mappe mentali? Saremo molto obiettivi nel dirvi che siete tanti, noi compresi. Ma è anche vero che non siamo tutti uguali: ognuno di noi ha le proprie metodologie. Però è riprovato che:- amiamo possedere oggetti fisici. Il notebook ha il suo aspetto funzionale ma anche quello estetico. Proviamo un puro piacere: è una questione di chimica, di dopamina che viene rilasciata dal nostro cervello quando un nostro bisogno viene soddisfatto. Non fraintendete. Questo non significa che dobbiamo riempire la nostra vita di oggetti. Ma da amanti del design possiamo affermare che avere intorno colori, materie, trame, porta in qualche modo positività nelle nostre giornate.
- Viviamo il mondo grazie ai sensi. Abbiamo bisogno di toccare con mano, di assaporare, di sentire, di provare, di vedere. Noi per esempio potremo fare pazzie per una trama ruvida di una bella carta riciclata.
- Quando parliamo di fisicità parliamo anche di gesti e di utilizzo. Molti che lavorano al computer, nel mondo creativo o progettuale per esempio, hanno la necessità di appuntare prima le proprie idee su un pezzo di carta. Hanno bisogno di quel gesto istintivo e fisico di scrivere, disegnare, abbozzare, per svuotare la mente da tutte le pazze idee e svilupparle secondariamente su altri mezzi tecnologici. Per fare chiarezza. Noi stessi realizziamo le grafiche digitalmente, ma l’idea viene prima sviluppata da uno schizzo veloce su un quaderno (spesso anche molto primitivo).
Carta, tecnologia ed ecologia
Vista la sua complessità, questo argomento verrà trattato in un articolo a parte. Ma in breve, possiamo dire questo: la tecnologia porta il vantaggio di non produrre carta, di sfruttare pochissime risorse (energia e materiale per lo sviluppo del supporto informatico), di non inquinare. Basti pensare alle fatture elettroniche e ai documenti digitali, le email, la posta certificata, che abbattono l’uso e lo spreco di quintali di carta. E noi siamo assolutamente favorevoli e lo supporteremo sempre.
Ma, senza fare troppe marchette e parlare in modo generico, è possibile anche acquistare in modo responsabile prodotti che vengono realizzati con il riciclo (per esempio carte prodotte con il 100% di fibre riciclate), incentivando cosi il ciclo produttivo, la cosidetta Circular Economy, senza sfruttare altre risorse naturali. Oppure come per il garante FSC, prodotti che certificano e garantiscono materie prime derivanti da foreste gestite correttamente.
In conclusione: è meglio utilizzare le applicazioni tecnologiche o la carta?
Vogliamo concludere, citando una frase presa da un articolo molto interessante pubblicato su “ilsole24ore” (LEGGI L’ARTICOLO) scritto da Giulio Xhaet:
“Il link tra carta e schermo è la tecnologia più efficace per i nostri tempi instabili e contraddittori, che ci chiedono così tanta velocità e, allo stesso tempo, una crescente capacità di analisi e riflessione.”
Quindi, perché escludere la tecnologia o la carta dalle nostre vite e non utilizzarle entrambe?